Praza de Cresia. In Rete dall'11\06\2006


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Anno 2006

Oristano. La Nuova Sardegna 16\06\2006. No di Tiddia alla Polifonica arborense

Una polifonica stranamente muta
 
Nessun canto per salutare l’arrivo del nuovo arcivescovo
 
 
 
IL CASO Dopo il divieto di monsignor Tiddia
 


 ORISTANO. È ufficiale: alla messa di insediamento del nuovo arcivescovo, la Polifonica Arborense (nella foto) non canterà. Niente coro, niente mottetti, nessuno dei 50 cantori intonerà qualcosa, nè durante la processione d’ingresso né all’offertorio, come invece prevedeva il programma iniziale. Tutto cambiato e a deciderlo, è stato niente meno che monsignor Pier Giuliano Tiddia.

 Sì, l’arcivescovo, attualmente in attesa dell’insediamento di monsignor Ignazio Sanna, amministratore apostolico.

 Così ha infatti siglato l’ordinanza con la quale dispensa la corale dalla partecipazione alla cerimonia di ordinazione ed insediamento del nuovo presule. Una decisione che risale a meno di una settimana fa e comunicata allo stesso maestro della polifonica metropolitana, monsignor Clemente Caria, con una nota ufficiale.

 In tutto otto righe, piuttosto esplicative e che in buona sostanza, riversano la responsabilità della grave decisione (nel senso che la Polifonica è la cappella ufficiale del duomo) allo stesso monsignor Clemente Caria: «Atteso che da vari mesi è praticamente impossibile comunicare direttamente col maestro della Polifonica Metropolitana Arborense, si dispensa la detta corale dalla partecipazione musicale alla cerimonia del 25 giugno», conclude infatti la lettera di “congedo” del coro ufficiale della cattedrale, dall’impegno a partecipare alla funzione solenne che domenica 25 sarà addirittura presieduta dal cardinale Camillo Ruini.

 Una dispensa che per Clemente Caria e il suo coro, certo, rappresenta un duro colpo: «Ammetto che la lettera di monsignor Tiddia ci ha messo tutti in uno stato di estremo imbarazzo», dice il maestro del coro, «Probabilmente io stesso, a malincuore, difficilmente assisterò alla funzione. Poi ci sarà tempo e modo per spiegare tutto a monsignor Sanna».

 Ma aggiunge: «Per chiarezza si sappia che ho partecipato alle riunioni, ho presentato, come previsto, il programma dei nostri interventi. Che comprendevano anche un mottetto composto appositamente per il nuovo arcivescovo. E sia chiaro: fra me e l’organista ufficiale, don Graziano Orro, non c’è motivo di attrito».  Già, Graziano Orro, il maestro Orro: suonerà solo lui alla messa del giorno 25.

 A Oristano, chi capisce di musica sacra, sa che entrambi - sia Clemente Caria che Graziano Orro - sono due grandi artisti.

 E a questo punto diventa davvero difficile capire cosa stia accadendo in Curia, tanto da non riuscire a mettere assieme le due potenzialità che con la loro arte avrebbero dato certo maggiore solennità per un’occasione come la messa di ordinazione e insediamento del nuovo arcivescovo.
 (m.c.)
Categoria: stampa
venerdì, 16 giu 2006 Ore. 09.55
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